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4 agosto 2019: buon compleanno Sig. Artusi – Notte bianca del cibo italiano

BUON COMPLEANNO Sig. Artusi
Musica, cinema, show-cooking e degustazioni di eccellenze enogastronomiche per festeggiare la seconda Notte bianca del cibo italiano nel nome di Pellegrino Artusi

Domenica 4 agosto Pellegrino Artusi compie gli anni. 199 per la precisione, ed in attesa di poterne celebrare in maniera consona, il prossimo anno, il bicentenario, la città di Forlimpopoli si appresta a festeggiarne la nascita organizzando diversi eventi per la seconda edizione della Notte Bianca del Cibo Italiano, manifestazione ideata l’anno scorso dall’allora Ministro dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo, in accordo con il ministro delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, facendola coincidere con il compleanno del padre della cucina italiana.
Ed è la regione Emilia-Romagna a farsene portavoce per prima, assieme alla città di Forlimpopoli, anche quest’anno, in vista del bicentenario, sostenendo le iniziative volte a promuovere, congiuntamente alla figura di Artusi, le eccellenze enogastronomiche del territorio, così apprezzate dai turisti provenienti da ogni latitudine.
Infatti alcune città della Regione e centri di cultura gastronomica aderiranno anche quest’anno alla Notte Bianca artusiana, da Rimini a Bologna con “Fico”, che ad Artusi dedicherà addirittura una cena in giallo, ma il programma più ricco sarà comunque quello della città che ad Artusi ha dato i natali, con un programma che mira a combinare come sempre la dimensione più strettamente culturale con quella dell’enogastronomia di qualità.

PROGRAMMA

SPETTACOLI E MOSTRE

in Casa Artusi (via A. Costa, 27) alle 18.30 e alle 22.00
Visita guidata in Casa Artusi
Visita guidata gratuita in Casa Artusi: la Chiesa dei Servi, la Biblioteca e l’Archivio della corrispondenza personale di Pellegrino Artusi, la Biblioteca di Gastronomia Italiana, la Scuola di Cucina e soprattutto Pellegrino Artusi, unanimemente considerato il padre della moderna cucina italiana. Chi è Pellegrino Artusi e come Casa Artusi porta avanti questa eredità così importante non solo per la Città di Forlimpopoli?

in via A. Costa dalle ore 19.30
Giancarlo Giannini – New Jazz Quartet

Giancarlo GIANNINI (trombone)
Michele SCUCCHIA (pianoforte)
Enrico MORETTI (contrabbasso)
Daniele TIZZANO   (batteria)
repertorio di composizioni originali e classici della tradizione afroamericana
A cura dell’Associazione Dai de Jazz.

in Arena Verdi (piazza A. Fratti, dalle ore 21.30)
proiezione del film Wine to love
commedia sentimentale del 2018
di Domenico Fortunato con Ornella Muti, Alessandro Intini, Michele Venitucci
Intero € 6 – Ridotto € 4

in MAF – Museo Archeologico Civico “Tobia Aldini” (piazza A. Fratti) dalle 20.30 alle 22.30
acquistando il biglietto per il film dell’Arena Verdi, si potrà visitare gratuitamente il Museo Archeologico e la mostra
“Il Museo è servito. Mostra di piatti d’artista”
e alle 20.45
partecipare alla visita guidata gratuita “Vino e anfore al tempo dei Romani”.

DEGUSTAZIONI E DIMOSTRAZIONI

in via A. Costa e in Casa Artusi dalle ore ore 19.30
Tramonto DiVino
vini e cibi tipici dell’Emilia-Romagna: oltre 200 etichette servite e raccontate dai sommelier di AIS e assaggi delle principali Dop e IGP proposte dal ristorante Casa Artusi
Show-cooking di Luisanna Messeri
maestra di cucina e amata protagonista di  trasmissioni TV. Degustazione di una ricetta
Informazioni sulla partecipazione: www.travelemiliaromagna.it/tramontodivino/ – info@casartusi.it – cell 349 8401818 – www.casartusi.it

La Sfoglia
Dimostrazione pratica a cura dell’Associazione delle Mariette

La Notte bianca del cibo italiano in Regione

A BOLOGNA FICO Eataly world
Il 3 agosto 2019 nella cornice della “Festa dello Street Food” propone CENA in GIALLO ispirata al libro “Misteri e manicaretti con Pellegrino Artusi” (Editore Il Loggione, collana “Brividi a cena) in collaborazione con Bottega Finzioni.
Il 4 agosto 2019 dalle ore 15 alle ore 18 è “Artusi on the road” alcuni degli autori del libro “Misteri e Manicaretti con Pellegrino Artusi” accompagnano in un percorso di letture itineranti dedicate ad alcune delle ricette artusiane che più si prestano ad essere proposte in modalità “cibo da strada”; ogni luogo di ristoro di FICO che in quella giornata propone una ricetta artusiana, è tra le tappe di questo evento gratuito, in cui attraverso letture gli autori portano alla scoperta di alcune perle tratte dal mitico libro “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”, simbolo dell’unità nazionale culinaria.
www.eatalyworld.it/it/

A Correggio (Reggio-Emilia) al MUSEO IL CORREGGIO, il 4 agosto 2019 alle ore 18 “TUTTE LE ERBE DEL PRINCIPE! I diversi usi delle piante nel Rinascimento: dalla gastronomia alla cucina”. Visita tematica al Museo a cura della Dott.ssa Olga Guerra. Ingresso libero e gratuito
www.museoilcorreggio.org/

A RIMINI lo chef Claudio Di Bernardo, propone agli Ospiti del GRAND HOTEL (Batani Select Hotels) uno speciale menu degustazione Artusiano dedicato alle ricette del padre della cucina italiana.
www.grandhotelrimini.com/

Clicca qui per scaricare il Comunicato Stampa dell’evento

segui l’evento: #artusi #auguripellegrino #nottedelcibo

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Giuseppe Bonometti di Flero (Brescia) è il Marietta 2019

E’ di Brescia, Flero per la precisione, il Marietta 2019. Giuseppe Bonometti con il piatto “Mereconde non mareconde” ha stregato la giuria artusiana e conquistato l’ambito premio di 1000 euro messo in palio da Conad Superstore Giardino di Forlimpopoli. A leggere il verdetto la presidente della giuria, Verdiana Gordini, Presidente dell’Associazione delle Mariette: “Non è stato semplice scegliere, ci siamo trovati davanti a 5 piatti di alto livello nell’esecuzione e nel legame con il Manuale dell’Artusi. Abbiamo premiato il piatto di Bonometti per il rispetto della tradizione, per il grande equilibrio e per la piacevolezza della degustazione”. A premiare Bonometti domenica sera (23 giugno) a Casa Artusi Mario Mezzanotte di Conad, che ha ribadito il sostegno all’iniziativa: “siamo e stiamo nel territorio, un premio di questo tipo non può che avere il nostro appoggio”.

“Conosco Artusi da 22 anni, quando comprai il primo libro, – ha detto il vincitore – Mi sono innamorato dei suoi aneddoti, del suo linguaggio, delle sue ricette. Pensare di vincere un premio qui, laddove Artusi è nato, mi pare un sogno. Se solo qualche settimana fa me lo avessero raccontato non ci avrei creduto. La mia passione per la cucina? Nella notte dei tempi, quando mia mamma mi faceva vedere come si preparavano le pietanze. Oggi, che sono in pensione, mi diletto, e proprio a lei, scomparsa 30 anni fa, dedico questo premio”.

Consegnati i Marietta ad Honorem

Premio CamillettiLa serata è proseguita con la consegna dei Premi Marietta ad Honorem. A premiare Maurizio Camilletti e Rosella Reali, storici tegliai di Montetiffi, è stata l’assessore all’Ambiente e Protezione civile della regione Emilia-Romagna, Paola Gazzolo. “In un luogo d’eccellenza come Casa Artusi, premiamo una grande eccellenza dell’artigianato dalla lunga storia alle spalle”. E sempre sulla storia della sua professione si è soffermato Camilletti: “Dedico questo premio a tutti i coloro che ci hanno preceduto nei decenni, artigiani di cui noi oggi continuiamo la tradizione”. Presenti in sala anche il sindaco di Sogliano Quintino Sabatini e di Montiano Fabio Molari.

Premio CambiA seguire la premiazione al giornalista Carlo Cambi che ha annunciato una grande novità in televisione: “Da settembre alla Prova del cuoco su Rai 1 partirà una rubrica settimanale dedicata all’Artusi, raccontata insieme a Luisanna Messeri”. A premiare il giornalista, il sindaco Milena Garavini e la Presidente di Casa Artusi, Laila Tentoni. “In Cambi c’è curiosità, passione e coraggio – ha detto il sindaco -: tutte doti fondamentali quando si parla di cucina e cultura gastronomica”. “Carlo sostiene da sempre con ostinata coerenza la cucina di casa e questo ci aiuta ad affrontare il prossimo anno il bicentenario artusiano”, ha detto la Presidente di Casa Artusi.

A entrambi gli Honorem è stata consegnata una scultura raffigurante Pellegrino Artusi, realizzata dall’artista di Arezzo Pasquale Marzelli.

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Premio Artusi 2019 a Lidia Bastianich

“Un caso esemplare di italiana di successo nel mondo”

Premio Artusi 2019 è Lidia Bastianich. Italo-americana, ristoratrice di successo negli States, celebre volto televisivo oltreoceano, autrice di numerosi best seller, grande appassionata di cucina italiana. A scegliere il suo nome è stato il Comitato scientifico di Casa Artusi, con questa motivazione “quale cuoca, scrittrice e imprenditrice, per la straordinaria vita personale e professionale che costituisce un caso esemplare di italiana di successo nel mondo”.

Il Premio Artusi le sarà consegnato lunedì 2 dicembre a Casa Artusi. In occasione della Festa Artusiana (22 – 30 giugno) saranno invece consegnati i Premi Marietta ad honorem in questa edizione al giornalista Carlo Cambi e a Maurizio Camilletti.

Il Premio Artusi è uno dei riconoscimenti più importanti nel panorama della cultura enogastronomica, assegnato a coloro che si distinguono per l’originale contributo dato alla riflessione sul cibo. Negli anni passati il Premio è stato tributato, per citare gli ultimi vincitori, al Comitato per la Lotta alla fame (Italia – 2007), Wendell Berry (2008), Serge Latouche (2009), Don Luigi Ciotti (2010), Oscar Farinetti (2011), Andrea Segrè (2012), Mary Ann Esposito (2013), Enzo Bianchi (2014), Alberto Alessi (2015), Carlo Petrini (2016), Vittorio Citterio (2017), Josè Graziano da Silva (2018).

Chi è Lidia Bastianich

Lidia Bastianich è un’ospite televisiva pluripremiata, autrice di best sellers di cucina, ristoratrice di successo e proprietaria di un fiorente business per il cibo e l’intrattenimento. Nata nel 1947 a Pola, in Croazia, già nel 1958 si trasferisce negli Stati Uniti con la sua famiglia. Qui sposa Felice Bastianich, da cui ha avuto due figli: Tanya e Joseph, meglio conosciuto al pubblico televisivo e culinario come Joe.

Dal 1998 la sua passione per la cucina e per il cibo italo-americano la porterà a condurre programmi televisivi culinari e a scrivere diversi libri. Lidia riuscirà a portare avanti contemporaneamente le sue grandi passioni, la sua famiglia e l’amore per il cibo, diventando protagonista di multipli sforzi culinari sempre affiancata dai figli Joseph e Tanya. In società con i figli, Lidia possiede oggi quattro acclamati ristoranti di New York – Felidia, Becco, Esca e Del Posto. Insieme a sua figlia Tanya, possiede anche i ristoranti Lidia’s a Pittsburgh e Lidia’s a Kansas City, così come Felidia. Lidia è anche partner dei ristoranti Eataly di New York, Chicago, Boston, Los Angeles, Las Vegas e San Paolo in Brasile. Insieme a Tanya e al cognato Corrado, ha sviluppato una linea di paste artigianali e salse naturali dal marchio “Lidia’s”, vendute nei più raffinati negozi di alimentari americani.

Lidia fa parte di “Les Dames D’Escoffier” oltre ad essere membro fondatore de “Woman Chefs and Restaurateurs”, due organizzazioni non-profit di donne leader nell’industria del cibo e dell’ospitalità; inoltre collabora con l’Associazione delle Nazioni Unite per il programma “Adopt a future” per supportare l’educazione dei rifugiati.

Tra i numerosi premi ed encomi che Lidia ha ottenuto nel corso della sua carriera, ci sono sette James Beard Awards (come Chef eccezionale, Show culinario televisivo, I migliori chef in America, Who’s Who of Food & Beverage in America, premio speciale del 2016, del 2017 e del 2018) e due Emmy Awards come ospite culinario eccezionale (Outstanding Culinary Host) nel 2013 e nel 2018.

E’ stata ospite delle versioni statunitense e italiana del programma televisivo MasterChef e dal 2014 al 2015 ha rivestito i panni di giudice nel programma televisivo Junior MasterChef Italia assieme a Bruno Barbieri e Alessandro Borghese.

Numerosi i libri che ha pubblicato insieme alla figlia Tanya, come “Lidia’s Celebrate Like an Italian”, “Lidia’s Mastering the Art of Italian Cuisine”, “Lidia’s Commonsense Italian Cooking”, “Lidia’s Favorite Recipes”, “Lidia’s Italy in America”, “Lidia Cooks from the Heart of Italy”, and “Lidia’s Italy”, “Lidia’s Italy in America”. Di recente pubblicazione è il suo libro autobiografico intitolato “My American Dream: A Life of Love, Family, and Food” pubblicato nell’aprile 2018.

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Premio Marietta ad Honorem 2019 a Carlo Cambi

Giornalista e divulgatore sulle tv nazionali è stato un antesignano dell’incontro cibo-turismo. 

Inconfondibile nel suo accento toscano, Carlo Cambi è uno degli antesignani dell’incontro tra cibo e turismo. Lo ha fatto con i suoi attrezzi del mestiere: il racconto giornalistico su numerose testate nazionali, lo sta facendo tutt’oggi in televisione sui canali Rai e innumerevoli pubblicazioni in ambito editoriale. A lui va il Premio Marietta ad Honorem, attribuito a una figura al di fuori dei confini della Romagna che ha contribuito alla diffusione della conoscenza della cultura del mangiar bene. Il nome di Cambi si affianca a quello di Maurizio Camilletti, l’altro Marietta ad Honorem, artigiano e strenuo difensore dell’arte delle teglie di Montetiffi.

Il Premio Marietta ad Honorem viene attribuito a Cambi, si legge nella motivazione, per “la rilevante opera di divulgazione della cultura italiana, con particolare riferimento alle eccellenze turistiche ed enogastronomiche di ogni territorio e alla buona cucina domestica, svolta coerentemente quale autore, giornalista, docente”.

Carlo Cambi, decano del giornalismo.

L’esordio di Cambi nel giornalismo è giovanissimo. Prima inviato de “Il Tirreno” passa a “Repubblica” nel 1982, dove dirige le redazioni di Bologna, Firenze Napoli. Rientra a Roma nel 92 e dal 95 al 97 come caporedattore dirige le pagine economiche del quotidiano romano. Nel 97 fonda “I viaggi di Repubblica” primo e unico settimanale di turismo in Italia che dirige fino al 2005. Ha scritto per “Espresso”, “Venerdì di Repubblica”, “Affari e Finanza”, “Epoca”, “Panorama”, “QN” (Resto del Carlino, Nazione e Giorno). Ha fondato il mensile “Wine Passion” e ha collaborato con “Vie del Gusto” di cui è stato direttore editoriale. Attualmente è editorialista del quotidiano “La Verità”.

Autore televisivo e radiofonico, nonché relatore in numerosissimi convegni nazionali e internazionali, è stato insignito di numerosi riconoscimenti e premi accademici e giornalistici: tra questi Oscar del Vino, il Verdicchio d’oro, Olivo d’oro, l’anfora d’oro… Sommelier ad honerem Ais è tra i fondatori del Movimento Turismo del Vino, è stato presidente del comitato scientifico dell’Enoteca Italiana, membro del comitato scientifico della Fondazione Qualivita per i marchi europei, attualmente è membro del Comitato Scientifico della Fondazione Symbola.

E’ stato uno dei conduttori della trasmissione di Rai Uno “La Prova del Cuoco”. Attualmente è autore di Linea Verde, autore de I signori del Vino per Rai 2 e sempre per Rai 2 è autore e conduttore insieme con Marcelo Masi e Rocco Tolfa della trasmissione In Viaggio con Marcello dedicata al racconto delle cucine regionali italiane.

Autore di numerosi saggi e volumi i suoi maggiori successi sono legati a “Il Gambero Rozzo”, nell’edizione 2007 il titolo di enogastronomia più venduto in Italia. Il Gambero Rozzo diventato Mangiarozzo è con l’edizione ora in commercio alla dodicesima edizione.

Ha all’attivo oltre trenta titoli di economia del turismo, enogastronomia, marketing territoriale. Di formazione economico giuridica ha tenuto docenze all’Università di Macerata, ha insegnato ai master dell’Università Bocconi, dell’Università di Macerata, di Camerino e della Sapienza di Roma in economia del turismo. La sua esperienza in ambito enologico, turistico e gastronomico fanno sì che sia considerato uno dei massimi esperti di comunicazione dei prodotti territoriali. È socio corrispondente dell’Accademia dei Georgofili, la più antica istituzione scientifica europea in materia agricola.

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Premio Marietta ad Honorem 2019 a Maurizio Camilletti e Rosella Reali

Per l’arte delle teglie a Montetiffi: una tradizione conosciuta in tutto il mondo. 

Dici Montetiffi a Sogliano al Rubicone e subito il pensiero corre alle teglie. Un prodotto dalla lunga storia, la cui tradizione oggi è tenuta in vita da due coniugi: Maurizio Camilletti e Rossella Reali. Ultimi superstiti di una manualità con secoli di storia alle spalle, a loro la Festa Artusiana assegna uno dei prestigiosi Premi Marietta ad Honorem, riconoscimento attribuito a personalità che, con modalità differenti, contribuiscono alla diffusione della conoscenza della cultura del mangiar bene, della tavola come momento conviviale, punto di incontro del “buono e del bello”.
Come nel caso, appunto, di Camilletti a cui il Marietta ad Honorem viene consegnato “per avere saputo mantenere, assieme alla moglie Rosella, un lavoro artigianale di grande tradizione nella nostra terra”, così nella motivazione.

La storia di Maurizio e Rossella
La storia di Maurizio e Rossella inizia nei primi anni ’90, quando Leone Reali, storico tegliaio del territorio, chiude la sua bottega. A Montetiffi rimane solo Pierino Piscaglia, ultimo di quattro generazioni, a continuare un mestiere che è un’arte. Nella seconda metà degli anni ’90 anche Pierino lascia per motivi di salute. E così, quella che era una delle grandi professioni di bottega nella Valle dell’Uso, rischia di scomparire per sempre.
Poi succede qualcosa. Il destino ci mette la sua mano e vuole che un giorno Rosella e Maurizio, vadano in visita da Pierino. E qui avviene il miracolo, scatta la scintilla: i coniugi Camilletti prendono accordi per apprendere l’arte di far teglie.
“Era da diverso tempo – dice Maurizio – che il lavoro da impiegato, non mi soddisfaceva più e mi ero veramente stancato stare dietro ad una scrivania. Così l’incontro è stata la scintilla che mi ha fatto scattare la voglia di realizzare qualcosa di bello. Già da piccolo queste terre le frequentavo. Per sei mesi ho svolto i due lavori. Poi c’è stata la decisione di andare ad abitare a Ville di Montetiffi”.
L’entusiasmo di Maurizio viene sostenuto e rafforzato dalla moglie Rossella che con determinazione riprende a far girare il trespolo e a trasformare, con le mani, con i piedi, col cuore, una palla di terra in teglia.
“Dentro di noi ci sono radici così profonde che non sappiamo dove arrivino – prosegue Maurizio – forse dagli antenati di Rossella (tutti tegliai) che hanno risvegliato in lei l’orgoglio di appartenere a generazioni di artigiani, che da sempre hanno manifestato amore e rispetto per il proprio territorio”.
Le teglie che vengono prodotte presentano un timbro che ne certifica l’originalità, vere “Teglie di Montetiffi” e che garantisce la fedeltà alla tradizione: stesse materie prime, fabbricazione, stagionatura e cottura.
Oggi il loro laboratorio è aperto a tutti: ai turisti che dal mare vogliono risalire le valli, alle scolaresche, alle persone che hanno semplicemente bisogno di una teglia per cuocere la piada.

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Un ricettario per amico: la cultura artusiana conquista l’America

Dal Canada all’Argentina passando per il Brasile, i sapori artusiani hanno fatto il giro dell’America in occasione della Settimana della Cucina Italiana nel Mondo.
Filo rosso del tour oltreoceano il progetto “Un ricettario per amico. Come formare nuove generazioni di discendenti sulla cultura, le tradizioni e le eccellenze agro-alimentari della Regione Emilia-Romagna” promosso dal Comune di Forlimpopoli e dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel Mondo in collaborazione con Casa Artusi e con il sostegno dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia Romagna. Di scena laboratori di cucina, degustazione e conferenze sul “Mangiare all’italiana – Storia e prodotti a marchio della Regione Emilia Romagna”.

Il progetto ha visto una prima azione in Canada a Toronto, in collaborazione con l’Associazione Amarcord, Consulta degli emilano-romagnoli in Ontario, lo scorso agosto e si concludono durante la Settimana della Cucina Italiana nel Mondo con la Mostra “Il cibo nei disegni di Federico Fellini”, realizzata in collaborazione con IIC Toronto e Regione Emilia-Romagna Promozione all’estero.

In Argentina le iniziative sulla cultura gastronomica della nostra regione, capitanate dal Presidente di Casa Artusi Giordano Conti e ospitate nelle città di La Plata, Mar del Plata e Chascomùs, si sono svolte in collaborazione con le Consulte degli emiliano-romagnoli Angeer di La Plata e Red Proter di Mar del Plata, e hanno visto la firma di tre Protocolli d’Intesa, uno uno tra Casa Artusi e La Scuola Superiore di gastronomia di Mar del Plata, uno con l’Istituto Superiore di Formazione Gastronomica EPAC di La Plata, e il terzo con la Camera degli Imprenditori della Gastronomia di La Plata.
Inoltre, il Presidente Conti, insieme a Renato Bolsieri, Maestro della Scuola di Cucina di Casa Artusi, è stato ricevuto ufficialmente dall’Onorevole Diego de Rovella presso la Camera dei Deputati di Buenos Aires. Lo scopo degli incontri e degli accordi firmati è quello di favorire lo scambio di buone pratiche rispetto alla cultura e alla gastronomia e promuovere, da parte di giovani professionisti della ristorazione, visite didattiche e culturali in Italia e in Emilia-Romagna.

Incontri e laboratori di cucina sono andati in scena anche in Brasile In collaborazione con il Circolo emiliano-romagnoli di San Paolo e della Consulta Bandeirante di Salto Itu . Presenti il Presidente Conti, il Professor Bruno Marangoni dell’Università di Bologna e il Maestro di Cucina Daniele Mami.
Le iniziative si sono svolte, a San Paolo, alla Faculdades Metropolitanas Unidas, Faculdades Metropolitanas Unidas, e a Salto-Itu al Centro Universitario Nossa Senhora do Patrocinio e ben 3 giornate di formazione nelle sedi di Senac (il principale ente nazionale di formazione professionale turistico alberghiera con il quale Casa Artusi ha un accordo dal 2015) di Campo do Jordao, Santo Amaro e Aguas de Sao Pedro.
Il tutto alla presenza di professionisti, studenti, tantissimi discendenti di emiliano-romagnoli, professionisti e appassionati di cucina.

Un ricettario per amico: clicca qui per scaricare l’opuscolo informativo.

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L’Artusi in Canada con l’Associazione delle Mariette e Andrea Segrè

Forlimpopoli-Toronto: uniti dalla liaison di Pellegrino Artusi. Non stupisca questo legame se si pensa che nella città canadese vivono oltre un milione di italiani. Tanti dei quali conservano copie del celebre manuale artusiano, portato in valigia da migliaia di connazionali, quando eravamo noi a salpare sulle navi per cercare fortuna all’estero. Come nel caso di Luciana Berti, insegnante in pensione, nata a Forlimpopoli ed emigrata in Canada all’età di 19 anni, dopo essersi sposata per procura perché il suo fidanzato, Angelo Battistini, era emigrato l’anno precedente. Ora i loro figli sono grandi e hanno due nipoti che crescono mangiando ricette artusiane preparate da nonna Luciana.
Il nome di Luciana non è stato citato a caso. Lei, insieme a tanti altri italiani, sono stati protagonisti in Canada di un ricco programma di eventi artusiani insieme ad Adrea Segrè Premio Artusi 2012 e componente del Comitato Scientifico di Casa Artusi e Verdiana Gordini Presidente dell’Associazione delle Mariette. Il contesto è il progetto “Un ricettario per amico. Come formare nuove generazioni di discendenti sulla cultura, le tradizioni e le eccellenze agro-alimentari della Regione Emilia-Romagna”, messo in campo dal Comune di Forlimpopoli con la Consulta degli Emiliano Romagnoli nel mondo, il sostegno dell’Assemblea Legislativa della Regione Emilia-Romagna, in collaborazione con Casa Artusi. Diversi gli eventi che si sono svolti a Toronto, con l’Associazione Amarcord emilianoromagnoli dell’Ontario presieduta da Corrado Olmi e l’Istituto Italiano di Cultura di Toronto diretto da Alessandro Ruggera: conferenze, dimostrazioni di ricette artusiane, degustazioni guidate.
A partire dalla conferenza di Andrea Segrè all’Istituto Italiano di Cultura di Toronto sul tema “Pellegrino Artusi’s world and contemporary food”, davanti a una sala gremita.
Il giorno successivo sempre Segrè e Verdiana Gordini, grazie a Gianpietro Nagliati, sono stati ospiti del notiziario nazionale della Omni Television, la rete televisiva che va in onda in oltre 25 lingue. La Marietta ha dato dimostrazione della preparazione della pasta fresca fatta a mano, mito e rito dell’Emilia-Romagna, mentre Segrè ha risposto alle domande dei giornalisti su Pellegrino Artusi e le tradizioni del cibo italiano.
E ancora, incontro con Francesco Sorbara, membro del parlamento canadese e presidente del gruppo parlamentare Italia-Canada, e visita al Black Creek Pioneer Village, anche qui con dimostrazione della pasta fresca fatta a mano e assaggio delle tagliatelle preparate da due giovani chef in erba che hanno lavorato apprendendo l’arte della pasta fresca fatta a mano con la Marietta.
Il tour ha visto anche un collegamento con FICO Eataly World a Bologna: a Toronto il Prof Segrè e la collega accademica canadese Sarah Duni dell’Università di Guelph-Humber, hanno dialogato con il Presidente di Casa Artusi Giordano Conti ospite a FICO.
La collaborazione fra il Comune di Forlimpopoli, Casa Artusi e la Consulta degli emilianoromagnoli prosegue in autunno con eventi in Brasile e Argentina nell’ambito della terza edizione della Settimana della Cucina Italiana nel mondo che vede l’Artusi ed il suo ricettario sempre protagonisti.
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4 agosto 2018 – NOTTE BIANCA DEL CIBO ITALIANO

Sfoglia la rassegna stampa di 4 AGOSTO – NOTTE BIANCA DEL CIBO ITALIANO, dedicata a Pellegrino Artusi, nel giorno della sua nascita.

Evento che si è svolto a livello nazionale, in nome del padre della cucina italiana.Le città cuore dell’evento sono state Forlimpopoli, città natale, e Firenze, città d’adozione.

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Sabato 24 novembre: consegna del Premio Artusi 2018 a José Graziano da Silva

DG Official Photo

DG Official Photo

Sabato 24 novembre in Casa Artusi si svolgerà la cerimonia di consegna del Premio Artusi 2018 a Josè Graziano da Silva, Direttore generale della Fao (Food and Agriculture Organization). Da oltre 30 anni impegnato sui temi della sicurezza alimentare e dello sviluppo rurale dell’agricoltura, è stato anche l’artefice del programma “Fame Zero” in Brasile, introdotto nel 2003 per garantire il diritto di accesso ai prodotti alimentari di base e sradicare la fame nel paese più grande e popolato del Sud America.

Il nome di Da Silva è stato scelto dal Comitato scientifico di Casa Artusi. Questa la motivazione del riconoscimento: “Il Premio Artusi 2018 a José Graziano da Silva per l’impegno profuso con grande efficacia e coerenza, sia alla guida della FAO sia nell’ambito del progetto brasiliano “Fame Zero”, per la lotta contro la fame e la malnutrizione. Il riconoscimento artusiano vuole sottolineare il lavoro straordinario svolto a sostegno delle comunità locali fondato sul concetto di cibo sano e biodiversità agricola e alimentare. La salute e la nutrizione richiedono la connessione del concetto di cibo a quello di agricoltura”.

Negli anni passati il Premio Artusi è stato assegnato, per citare gli ultimi vincitori, al Comitato per la Lotta alla fame (Italia – 2007), Wendell Berry (2008), Serge Latouche (2009), Don Luigi Ciotti (2010), Oscar Farinetti (2011), Andrea Segrè (2012), Mary Ann Esposito (2013), Enzo Bianchi (2014), Alberto Alessi (2015) e Carlo Petrini (2016), Vittorio Citterio (2017).

Chi è José Graziano da Silva

José Graziano da Silva si è occupato per oltre 30 anni di sicurezza alimentare, sviluppo rurale e agricoltura, in particolare come artefice del programma “Fame Zero” del Brasile, e ora lo continua a fare come Direttore Generale della FAO. Ha guidato la squadra che ha progettato il programma “Fame Zero” e, nel 2003, è stato incaricato dall’allora presidente Luiz Inácio Lula da Silva, di attuare il programma come Ministro Speciale per la Sicurezza Alimentare e Lotta Contro la Fame. È stato a capo dell’Ufficio Regionale della FAO per l’America Latina e i Caraibi dal 2006 al 2011. È stato nominato Direttore Generale della FAO ed è entrato in carica il 1° gennaio 2012. Dopo il suo primo mandato, conclusosi nel 31 luglio 2015, Graziano da Silva è stato rieletto per un secondo mandato di 4 anni (1° agosto 2015 – 31 luglio 2019) avendo ricevuto i voti di 177 paesi durante la 39ª Conferenza della FAO. Al timone della FAO, ha affinato il focus strategico dell’organizzazione, rafforzandone la presenza a livello internazionale.
Sta lavorando per promuovere una migliore cultura sul valore del cibo e creare consenso sulle questioni relative alla sicurezza alimentare. Ha anche incoraggiato una più stretta cooperazione con i partners per lo sviluppo, sostiene la cooperazione Sud-Sud del mondo e ha potenziato la collaborazione con la società civile e il settore privato, comprese le organizzazioni di agricoltori e le cooperative per i piccoli produttori.
José Graziano da Silva ha conseguito una Laurea in Agronomia e un Master in Economia e Sociologia Rurale presso l’Università di San Paolo (USP) e un Dottorato di Ricerca in Scienze Economiche dell’Università Statale di Campinas (UNICAMP).
Ha anche Laurea di post-dottorato in Latin American Studies (University College of London) e Environmental Studies (University of California, Santa Cruz).
Brasiliano e italiano per nazionalità, è sposato con Paola Ligasacchi e ha due figli e quattro nipoti.

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4 agosto 2018 – NOTTE BIANCA DEL CIBO ITALIANO

ARTUSI-NOTTE BIANCA-4AGOSTO-BUOParte dall’Emilia-Romagna il gran tour della Notte Bianca del Cibo italiano che il Ministero dei Beni e delle attività Culturali e del Turismo in accordo con il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali hanno proclamato per il 4 agosto nell’ Anno del Cibo Italiano, al fine di valorizzare il patrimonio enogastronomico nazionale, dedicandola a Pellegrino Artusi, nel giorno della sua nascita.
Un tributo che riconosce e esalta il ruolo di Artusi (Forlimpopoli 1820/Firenze 1911), come testimonial perfetto di questa Notte Bianca. Pellegrino Artusi infatti con il suo ricettario, La Scienza in cucina e l’arte di mangiar bene, presente in tutte le famiglie italiane e tradotto in tante lingue del mondo, realizza e aggrega una cucina nazionale che raccoglie e sintetizza le tante tradizioni locali, ricomposte in un mosaico che non appiattisce ma esalta le diversità. Il manuale artusiano, che ha viaggiato nelle valigie degli emigrati, è stato tradotto anche in tante lingue del mondo per un duplice ordine di motivi: sia per chi vuole conservare le proprie tradizioni sia per chi ama conoscere la cultura italiana.
Sono tanti gli eventi previsti in questa notte bianca emilianoromagnola, da Rimini a Piacenza, cominciando da Forlimpopoli, città natale di Pellegrino Artusi.

Clicca qui per scoprire il programma di eventi in programma il 4 agosto, Notte Bianca del Cibo italiano, a Forlimpopoli Città Artusiana

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#annodelciboitaliano

#nottedelcibo

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