2007

La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene

Manuale per l’uso di CasArtusi

DOMENICA 24 GIUGNO 2007, ORE 17.45
CasArtusi, Chiesa dei Servi – Forlimpopoli
Il convegno 2007, che accompagna l’apertura di CasArtusi, non poteva non focalizzarsi sulla figura centrale attorno a cui l’intera operazione di ri-valorizzazione culturale di Forlimpopoli si è costruita: Pellegrino Artusi, appunto. Anzi il suo libro: perché Artusi, prima di essere Artusi, è l’’Artusi, il libro che ha fondato la cucina italiana moderna.

Il convegno si aprirà rievocando la figura di Piero Camporesi (scomparso dieci anni fa), che, curando l’edizione della Scienza in cucina per la prestigiosa collana NUE di Einaudi, di fatto rinnovò, negli anni settanta del XX secolo, l’attenzione verso Artusi anche nell’ambito accademico e scientifico.

Il libro di Artusi sarà analizzato nei suoi aspetti letterari e linguistici, oltre che gastronomici. Il focus sarà poi spostato sui prodotti, cioè sulle modalità di approvvigionamento del “sistema” alimentare artusiano, che a tutti gli effetti si delinea come paradigma della cucina di casa (tema strategico di CasArtusi, a cui sarà dedicata un’apposita riflessione).

Infine sarà discusso il progetto, promosso da CasArtusi, di una nuova edizione del manuale artusiano che confronti e collazioni tutte le varianti comprese nelle successive edizioni del testo.

Saluti:

Mauro Grandini, Assessore alla cultura del Comune di Forlimpopoli,
Margherita Collareta, Assessore alle politiche scolastiche e formazione della Provincia di Forlì-Cesena

Interventi:

Elide Casali, Università di Bologna
“Piero Camporesi e la renovatio artusiana”

Gino Ruozzi, Università di Bologna
“Lingua e letteratura nella scienza in cucina”

Marco Dalla Rosa, Università di Bologna
“Prodotti e materie prime”

Martina Fabbretti, Università di Bologna
“Pellegrino Artusi e la cucina di casa”

Alberto Capatti, Università di Scienze gastronomiche
“Per una edizione critica del manuale artusiano”

letture dal manuale, a cura di Denio Derni
presiede e introduce Massimo Montanari, Università di Bologna