La Festa 2002

Artusopoli: Una Città da assaggiare

Artusopoli, la Città dell’Artusi, si pone al visitatore come una città da assaggiare, dove strade, vicoli, piazze, si caratterizzano costituendo dei veri e propri percorsi gastronomici, con la proposizione di uno scenario a tema in diretto riferimento a “La scienza in cucina e l’arte di mangiar bene”.

Così le strade cittadine vengono ridenominate e, allargando quest’anno il perimetro della festa, incontriamo “Via delle cose diverse” (Via Saffi), con un’esposizione di oggetti di antiquariato, attrezzature e materiale vario comunque legato alla cucina, “Via dei gelati, liquori, siroppi” (Via Costa) e nella Piazza centrale, ove viveva il grande gastronomo, “Piazza Pellegrino Artusi”, dove è possibile vedere, conoscere la storia, degustare i migliori prodotti del nostro territorio, ricordando come anche il grande maestro raccomandasse “scegliete sempre per materia prima roba della più fine…” ed “avvezzatevi a mangiar d’ogni cosa se non volete divenire incresciosi alla famiglia” .

Si prosegue poi in “Largo della Pasta e pastelle” ( P.zza Pompilio ), ove Pasta Ghigi renderà omaggio alla regina indiscussa di tutti i nostri menu con una mostra di macchine antiche, manifesti d’epoca e degustazioni che, all’interno dell’Osteria del pellegrino, organizzata dalla Pro Loco – proporrà – all’insegna di pasta amore e …fantasia – ricette create da chef appositamente per la festa artusiana. Non manca la pasta “in video” assaggiata, ingurgitata, spiluccata, sbocconcellata dai grandi del cinema. Un gruppo di sfogline dell’Auser poi sveleranno i segreti dell’arte della pasta fresca, impastando sotto gli occhi di tutti uova e farina.

Il gruppo “Amici dell’arte” offrirà , sempre in “Via delle paste e pastelle”, un laboratorio a cielo aperto, ove saranno mostrate opere e tecniche di scultura, pittura, mosaico, in omaggio all’arte, compresa quella di mangiar bene.

Segue poi la ”Via degli Erbaggi” ( Via Veneto ), con erbe e piante officinali, frutta e verdura ed infine, “Via di tutte le salse” ( Via Sendi ), ove in riferimento a Cucinadalmondo, sarà presente un mercatino etnico, in omaggio all’internazionalità e a tutte le culture del mondo. In tutte le vie di Artusopoli sono previste improvvisazioni, intermezzi musicali, siparietti a sorpresa di “teatro di strada”.

ALBERTO CAIRO e l’Afghanistan che non conosciamo

mostra fotografica a cura di FRANCO PAGETTI
Rocca – Centro Culturale
I corpi negati delle donne afgane, costrette ad avvolgersi in burqua che paiono sudari. Lo sguardo sofferente dei bambini mutilati dalle mine, in attesa di una protesi che possa restituire loro una parvenza di vita normale. Uomini in turbante, che paiono arrivare da un passato lontanissimo, se non fosse per i mitra che imbracciano. Tombe che sono solo poveri tumuli di terra. Rovine di case che erano già poveri rifugi anche prima dei bombardamenti. E’ questo l’Afghanistan devastato dal regime dei Talebani e dalla furia delle guerre, l’Afghanistan in cui da tredici anni vive e combatte la sua personalissima battaglia contro la sofferenza Alberto Cairo nel centro ortopedico di Kabul.
Nei centri della Croce Rossa internazionale non viene fatta nessuna distinzione tra etnie e clan, tutti hanno diritto allo stesso trattamento. I talebani siedono con i loro moncherini accanto ai tagiki.
Queste fotografie vogliono rendere omaggio al lavoro quotidiano di Alberto e dei suoi collaboratori in mezzo alle mille difficoltà di uno dei paesi più poveri e martoriati del mondo.
E’ questo l’Afghanistan raccontato dall’obiettivo di Franco Pagetti. Un tema lontano anni luce dal mondo della moda e della pubblicità, di cui Pagetti era esponente di punta solo qualche anno fa. Eppure, dopo una lunga esperienza in questo settore, lavorando per testate prestigiose come Vogue, Marie Claire, Elle, Franco Pagetti ha deciso di volgere il suo obiettivo altrove. Ora cerca i suoi soggetti in Africa, in Asia, per raccontare attraverso le immagini le storie di questa umanità sofferente. E’ stato in Sierra Leone a fotografare i bambini soldato, nel 2000 ha pubblicato un volume dedicato al Kosovo e all’odissea del suo popolo, mentre un suo reportage sulle mine all’uranio in India è stato esposto in occasione della Nona Biennale di Fotografia a Torino. Negli ultimi tre anni Pagetti si è dedicato particolarmente alla situazione dell’Afganistan: i suoi servizi, realizzati durante il periodo del regime dei Talebani, raccolgono immagini scattate all’interno di una prigione e le sole fotografie mai pubblicate prima di donne afgane riprese nelle loro case senza burka.

“Il segno e la forma”

Mostra antologica di Mario Bertozzi
Casa “Livia Mariani” Via Saffi n.104

Nato a Forlimpopoli, Mario Bertozzi fin da giovanissimo avvertì prepotentemente la necessità di plasmare e dopo un lungo periodo trascorso a Forlì sotto la guida dello scultore Giuseppe Canalini, dal 1943 al 1947 frequentò il liceo artistico di Bologna, avendo due insigni maestri: Clelio Tomba e Luciano Minguzzi.
La sua personalità emerge da quella scuola tanto rapidamente che già nel 1947 il Comune di Forlimpopoli affida al Bertozzi, ancora studente, la realizzazione di un monumento, una statua raffigurante la libertà. Da allora con ardore, irruenza e schiettezza tutta romagnola, procede nella propria esperienza artistica partecipando a numerose mostre di carattere nazionale e internazionale conseguendo brillanti successi.
Sue opere scultoree e grafiche si trovano presso collezioni private e pubbliche in Italia e all’estero.
“Mi piace modellare e sentire in mano la terra: quella terra così compatta che cura in me un istinto prepotente, al punto di aggredirla e ridurla in volumi pieni e compatti, proprio per il gusto di capirla e tradurla.
E’ necessario cercare di vedere dentro quelle immagini che rappresentano la scultura nella sua verità naturale e, solo quando posso modellare, sento di diventare me stesso, raggiungendo la mia realtà”

Mario Bertozzi

Gloria Argelés

(Cordoba, Argentina 1940) artista argentina che vive in Italia dal 1973. Scultrice figurativa dissacratoria, interessata all’identità dell’uomo, al senso della “fragilità”, ha lavorato per lungo tempo con legno di cirmolo e con il bronzo. Eccellente disegnatrice, si esprime oggi, per contrasto, attraverso la leggerezza della rete metallica. Per la mostra di Forlimpopoli sono state selezionate le più suggestive opere in legno, una campionatura di sculture in bronzo e una selezione delle ultime realizzazioni “in rete metallica”. Il grande divano (1979/’80) in legno policromo si pone, pesante e possente, nella prima sala della mostra a dimostrare la grande perizia tecnica, a sottolineare l’ingombranza di questi due personaggi “padroni” dello spazio. Poi l’anima si alleggerisce nei bronzi, in queste figurine immerse in blocchi di natura morbida e avvolgente, quasi straniante, per giungere infine, passando da un estremo all’altro, all’evanescenza all’impalpabilità della proiezione della figura umana. All’interno della rassegna “Rocche e Scultori Contemporanei” (Imola, Castrocaro, Riolo Terme, Forlimpopoli, Bertinoro) – in collaborazione con “Il Vicolo” di Cesena, la Regione Emilia Romagna e la Provincia di Forlì-Cesena.
Dal 25 Maggio (inaugurazione) al 29 Settembre presso la Sala Mostre e camminamento Rocca.

La storia del caffè dalla pianta alla tazzina

Mostra Collezione di Enrico Maltoni per Lavazza
Sala “G.Rossa” – Rocca

La vera storia del caffè, un itinerario seducente che vuol raccontare le fasi di un lungo processo che scopre le sue origini in terre lontane, dal seme alla pianta, dalla pianta al frutto e così via passo dopo passo fino ad arrivare al bancone del bar sotto casa.
Il terriccio, le piante, le bacche sanguigne restituiranno l’immagine di ciò che accade in una piantagione. Il seme pallido acquista profumo e colore dopo la tostatura fino ad arrivare all’ultima pagina del racconto: il caffè nero e cremoso che spilla espresso sospinto dal vapore o brontola nella moka di casa.
Una macchina per la torrefazione industriale risalente agli anni venti, il macina caffè antico, un piccolo tosta caffè domestico e la “vecchia signora” a colonna per l’espresso, aiuteranno a spiegare il cammino, che non si misura solo in miglia, quelle che separano i porti dei paesi che producono caffè dai porti dei paesi consumatori, ma che è anche un viaggio, nella storia e nel costume a ritroso nel tempo.

Forlimpopoli – Villeneuve Loubet

Il gemellaggio fra le due Città risale all’anno 2000, quando si decise di avviare – in nome della cultura eno-gastronomica ed, in particolare, di Pellegrino Artusi per Forlimpopoli e Auguste Escoffier per Villeneuve Loubet – un progetto di collaborazione.
In questo breve lasso di tempo gli scambi in campo culturale sportivo sociale sono stati diversi e fra le due Comunità, scoprendo via via sempre più affinità ed interessi comuni, sta maturando un sentimento di autentica amicizia che la Festa Artusiana vuole consolidare.
Il secondo week-end della festa è infatti caratterizzato dalla presenza a Forlimpopoli di Amministratori, singoli cittadini, espositori di prodotti tipici della Città gemella ed ancora il simpaticissimo gruppo delle signore che faranno degustare la pregiata Pesca Melba.
Il 29 giugno festeggiamo questa splendida amicizia con i fratelli francesi nella serata organizzata a suggello di due anni di ininterrotta, proficua e piacevole collaborazione.

Creatività e cucina di territorio – Grandi chef alla Festa Artusiana

Martedì 25 giugno ore 20,00 presso il Ristorante “La Cortigiana”
Via del Castello, 27:
Umberto Cavina del Ristorante Monte del Re di Dozza , in collaborazione con Berlucchi e Slow Food

Domenica 30 giugno presso il Ristorante “Edo”
Via Mazzini, 10:
Gianluca Angelini di Palazzo Albergati di Zola Predosa
Vini offerti da Cantina “Celli” di Bertinoro

Serate a cura di Verdiana Gordini,
collaboratrice del Centro di Cultura eno-gastronomica “Aula Magna”
in collaborazione con l’Associazione Italiana Sommeliers, sezione Romagna
Max n.60 persone Euro 33,00 (Per soci Slow Food Euro 30,00)
(Per informazioni e prenotazioni Uff. Cultura Tel. 0543/749234-5)

Strada dei vini e dei sapori dei Colli di Forlì e Cesena

P.zza Pellegrino Artusi (Piazza Garibaldi)
L’Associazione, di cui fanno parte imprese pubbliche e private, è nata per promuovere una offerta turistica integrata dell’entroterra della Provincia, che coinvolge a sistema gli ambiti vitivinicolo ed agroalimentare, enogastronomico e dei servizi connessi al turismo ecosostenibile Alla Festa Artusiana vengono proposti prodotti, prelibatezze, vini della nostra Provincia a dimostrazione della ricchezza del territorio. Anche l’Artusi raccomandava sempre la varietà dei cibi e per quanto riguarda il vino … si stupiva di come alcuni igienisti consigliassero il pasteggiar coll’acqua anche durante il pranzo, serbando il vino ala fine. “Fatelo se ne sentite il coraggio; a me sembra un troppo pretendere”.

I tesori del territorio

P.zza Pellegrino Artusi (Piazza Garibaldi)

Quella artusiana vuole essere anche una festa militante a difesa e tutela dei prodotti di qualità: trovano ospitalità in questo spazio prodotti a marchio, tradizionali, tipici, ovvero quelli che rappresentano la massima garanzia di genuinità, autenticità, legame con il territorio, all’interno di una produzione agro-alimentare rispettosa dell’ambiente naturale e culturale d’origine. Ogni sera un prodotto importante viene esposto, narrato, discusso e …degustato in “I tesori del territorio”, vetrina della produzione “griffata” della nostra Regione.

Dimmi quanta frutta mangi …

P.zza Pellegrino Artusi (Piazza Garibaldi)
Attraverso un itinerario guidato i visitatori dello stand potranno conoscere e valutare le proprie conoscenze circa le caratteristiche nutrizionali di frutta e verdura prodotti in Emilia-Romagna.
Infatti, in una prima parte dell’area espositiva saranno mostrate in banchi varie specie di frutta e verdura dell’Emilia-Romagna con indicate le principali vitamine e sali minerali contenuti e le principali proprietà salutistiche scientificamente riconosciute.
Sarà inoltre proposto al visitatore di compilare una scheda per misurare il suo livello di conoscenza riguardo agli apporti nutrizionali di frutta e verdura. Ad ogni risposta sarà attribuito un punteggio e al termine della compilazione l’interessato potrà ricavare il suo profilo come consumatore di frutta.
Al termine del percorso verrà consegnata in omaggio una confezione di frutta fresca ed un breve ricettario con ricette a base di frutta messe a punto dagli chef e dai ragazzi dell’Istituto Alberghiero “Pellegrino Artusi” di Forlimpopoli.
Lo stand è progettato e realizzato dalla cooperativa Agri 2000 di Bologna, con il Patrocinio della Regione Emilia-Romagna e la collaborazione delle principali Organizzazioni dei Produttori Ortofrutticoli dell’Emilia-Romagna.

Cucinadalmondo

Via di tutte le salse (Via Sendi n. 38)
La Consulta Stranieri di Forlimpopoli, in collaborazione con l’Assessorato ai Servizi Sociali, il Centro d’Ascolto e il Centro Servizi Stranieri, propone assaggi e piccole degustazioni gratuite di specialità e piatti della tradizione gastronomica delle diverse comunità presenti nel nostro territorio.

Osservatorio agoambientale e Fattorie didattiche

P.zza Pellegrino Artusi (Piazza Garibaldi)
Percorsi, laboratori, materiali divulgativi per scoprire l’agricoltura biologica, la relazione tra agricoltura ecocompatibile e salute, la stagionalità, le produzioni locali.

Arena Champagne – Parole frizzanti e note gustose

P.zza Fratti (ore 21.30)
Il luogo deputato per danza, musica e teatro è collocato nel suggestivo cortile della Rocca e ripropone tutte le sere spettacoli “leggeri e frizzanti da gustare sotto le stelle”. Nell’arena champagne è inserita anche la rassegna teatrale promossa dall’Amministrazione Provinciale e intitolata “Il gusto del teatro”.

Incontriamoci in giardino “assaggi musicali e note gastronomiche”

Giardino delle Scuole Elementari “De Amicis” di Via Saffi
(Ex Monastero di San Giovanni Battista)

Il luogo è dedicato, secondo calendario, ad importanti appuntamenti di enogastronomia o ad intrattenimenti di musica classica organizzati in collaborazione con l’Associazione Musicale “Il Diapason”.

Appunti di Viaggio

Sei proposte di concerti che spaziano in un repertorio di tradizione popolare che, dal cuore della Romagna, attraversa tutta l’area del Mediterraneo, si spinge al nord celtico fino ad approdare alle coste del nuovo mondo in “Largo della pasta e pastelle” (P.zza Pompilio), in collaborazione con la Scuola di Musica Popolare.

Il Parco delle Meraviglie: saltimbanchi, cantastorie e burattini

Fossato Rocca (ore 21.00)
E’ organizzato uno spazio dedicato ai bambini allestito con strutture gioco, collocate nello spazio verde del fossato del castello. Ogni sera è previsto uno spettacolo di animazione teatrale.

Tenda con cucina da campo alpina

P.zza Pellegrino Artusi (P.zza Garibaldi)
Allestimento a cura dell’Associazione Nazionale Alpini – Gruppo di Forlimpopoli.

Mangiari tipici romagnoli

Rocca – Centro Culturale
Mostra esposizione dei lavori realizzati dalle scuole della Provincia di Forlì-Cesena “Io sono quello che mangio” promosso dall’Osservatorio agro-ambientale.

S.F.I.R. S.p.A. – Zuccheri di qualità

Notadolce: tutto il gusto ed il piacere della dolcezza in tanti zuccheri diversi, naturali e genuini, che addolciranno la vostra visita.

Il lavoro dei contadini

P.zza Pellegrino Artusi (Piazza Garibaldi)
Aziende Agricole con vino e prodotti di stagione coordinate da Agriysistem di Lugo di Ravenna.
Sabato 29 e Domenica 30 Giugno

Viaggio intorno al cibo

Rocca – Sala del Consiglio
“L’arte di mangiar bene: non solo ricette”.

Documenti del percorso educativo e didattico realizzato dai bambini della Scuola Materna Statale “Spallicci”.
Mostra dei lavori eseguiti nel laboratorio di cucina dai bambini della Scuola Elementare “Don Milani”.

Mostra Mercato del libro gastronomico

P.zza Pellegrino Artusi (P.zza Garibaldi)
Realizzata da “Librincontro” – Forlì

Mostra di antiquariato gastronomico

Via delle cose diverse (Via Saffi)
Lungo la via è allestita quotidianamente un’esposizione specializzata a tema con due serate (25 e 28 giugno) in cui si realizzerà “Il regno di Marietta”, mostra mercato di vecchi utensili, tovagliato, mobili e attrezzature varie da cucina.
Mercatino a cura di Mauro Malucelli.

Concorso fotografico

Il Circolo Foto Cine Club “L’Immagine” organizza un concorso fotografico imperniato sulla festa. Le foto dovranno essere realizzate dal 22 al 30 Giugno e dovranno riguardare episodi attinenti la festa stessa.
Il bando di concorso sarà disponibile in loco durante le giornate della festa presso l’Ufficio Cultura dell’Amministrazione Comunale o l’ufficio informazioni della festa.

La stampa al tempo dell’Artusi

Largo delle paste e pastelle (P.zza Pompilio)
Incisioni, serigrafie, stampe di fine ‘800
A cura della “Nuova Tipografia” di Forlimpopoli

La Lòza de Savór

Tutte le sere musica, convivialità, gastronomia, spettacoli autogestiti.

Buono da vedere

Rassegna di film legati alle tematiche del cibo in collaborazione con la gestione Cinema-Teatro “Verdi”.