La Festa 2015

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20 – 28 giugno 2015 – Forlimpopoli

La XIX° edizione della Festa Artusiana si è svolta dal 20 al 28 giugno 2015 all’insegna della cultura, degli spettacoli, delle proposte di qualità e dei grandi numeri, tanto da toccare quota 150mila persone.

Oltre 150 appuntamenti fra laboratori e degustazioni, una ventina gli incontri imperniati sulla cultura del cibo, 60 i punti di ristorazione allestiti appositamente per la festa a cui si aggiungono quelli già attivi a Forlimpopoli, 9 le mostre allestite.
Un grande palcoscenico del gusto a cielo aperto, ai piedi della rocca trecentesca, dove per nove serate le strade vengono rinominate e i vicoli e le piazze si caratterizzano come veri e propri percorsi gastronomici.
Da sempre imperniata sul tema del cibo inteso come piacere del palato alla riflessione culturale e sociale della tavola, la Festa Artusiana si è contraddistinta nella sua XIX° edizione per l’attenzione all’ambiente, la distribuzione delle ricchezze, lo spreco alimentare, così come testimonia il tema di Expo ‘Nutrire il Pianeta, Energia per la vita’. E proprio dalla matrice ‘uso consapevole delle risorse, sostenibilità ambientale e tipicità’ si sono sviluppati gli appuntamenti e gli incontri, insieme a studiosi, ricercatori, appassionati, operatori del settore. Ha aperto la Festa il convegno proposto dal Comitato scientifico di Casa Artusi: ‘Dammi la tua ricetta’, un viaggio tra passato e futuro nella cucina, per capire come si è evoluto il modo di intendere il cibo.
‘Dammi la tua ricetta’, i cambiamenti delle ricette nei secoli
Dalle complicate ricette di Apicio a quelle dei libri di cucina medievali, così simili alle coeve raccolte di “segreti” medicinali; dalle ricette spesso ridondanti dei trattati rinascimentali e barocchi a quelle dei cuochi sette-ottocenteschi, scritte in un quasi irritante gergo “francioso”; dalle ricette di Pellegrino Artusi, finalmente puntuali e in limpido italiano, alle videoricette di YouTube e dei blog: le ricette di cucina hanno mutato, nei secoli, impostazione e linguaggio.
Un viaggio lungo i secoli della storia è stato proposto sabato 20 giugno in Casa Artusi, insieme ai massimi studiosi della cultura italiana e internazionale: Massimo Montanari Presidente del Comitato Scientifico di Casa Artusi coordinatore, Alberto Capatti storico della gastronomia (L’evoluzione storica della ricetta), Giovanna Frosini dell’Accademia della Crusca (La lingua delle ricette), Paolo Fabbri semiologo (Ricette d’Avanguardia), Piero Meldini studioso di tradizioni gastronomiche (Grillò abbragiato: parodie di ricette). Insieme a loro Grazia Menechella docente di letteratura italiana contemporanea presso l’University of Wisconsin-Madison che fa conoscere l’opera di Artusi negli States (Raccontar ricette negli USA: da Artusi a Scorsese).

Premio Marietta 2015 a Nadia Tessitori
Fisioterapista nella vita, cuoca per passione. È NadiaTessitori di Tolmezzo(Udine) vincitrice del Premio Marietta 2015. La sua ricetta “Cjarsons alla luganega e sclopit” è stata giudicata la migliore dalla giuria presieduta da Verdiana Gordini (Presidente dell’Associazione delle Mariette), insieme a Giorgio Amadei (Ais Romagna), Carla Brigliadori (Responsabile della scuola di Cucina di Casa Artusi), Franco Mambelli (Comitato scientifico Casa Artusi), Caterina Vlbonesi (Premio Marietta 1997).
La sua preparazione gli è valsa il primo posto nella sfida ai fornelli con gli altri quattro finalisti selezionati dalla Giuria del Premio Marietta: ROBERTO GRACCI, Imprenditore di Lucca, ANGELA ALLEGRA, Casalinga di Catania, MARIA CRISTINA DARAIO, Casalinga di Taranto, DOMENICA ROMANELLI, Medico di Bari.

Marietta ad Honorem Don Pasta e Giulio Babbi
Il Marietta ad Honorem 2015 sono stati assegnati all’eclettico Don Pasta e al padre dei dolci “waferini” che hanno conquistato il mondo, Giulio Babbi. Personaggi alquanto diversi per anagrafe, storia ed esperienze, uniti da una comune doppia passione: quella per il padre della cucina italiana, Pellegrino Artusi; la stessa matrice internazionale che li contraddistingue. Nel caso di Don Pasta il tributo gli è arrivato niente poco di meno che dal New York Times che l’ha definito uno dei “più inventivi attivisti del cibo”; per Giulio Babbi è la sua storia a parlare, giovanissimo al lavoro nell’azienda di famiglia, oggi tra i marchi più celebri al mondo in fatto di prelibatezze dolciarie.
Tutto questo nello spirito che contraddistingue questo Premio, promosso dal Comune di Forlimpopoli, al fianco del prestigioso Premio Artusi. Il Marietta ad Honorem viene attribuito a personalità che, con modalità differenti, contribuiscono alla diffusione della conoscenza della cultura del cibo. Il Premio Marietta è un omaggio a Marietta Sabatini, la fedele governante dell’Artusi, insieme alla quale hanno provato centinaia e centinaia di ricette dando vita al celebre Manuale artusiano.

A Forlimpopoli sapori da tutto il mondo
La Festa Artusiana si conferma crocevia di sapori di diverse parti del mondo. In fondo è ciò che faceva il grande Artusi, con il suo lavoro di ricerca, raccogliendo ricette da tutta la penisola. Lo stesso oggi fa la sua città natale, punto di incontro tra diverse culture gastronomiche.
L’edizione XIX ha visto la partecipazione di importanti realtà del nostro paese, oltre ad amici artusiani che vengono oltre confine: i francesi di Villeneuve Loubet patria natale del grande Escoffier e dei Pays Beaujolais con la loro cucina e pasticceria della regione Rhone-Alpes, i croati della cittadina di Rovigno, la cucina catalana di Sils, il mercato contadino della città austriaca di Traun e i cuochi di Manila, dove opera Casa Artusi Filippine.
Ristorazione
Non solo una festa. Quella Artusiana è un appuntamento di militanza in difesa dei prodotti di qualità. Una vastità di sapori, sempre uniti dal rispetto delle tradizioni e delle tipicità. E l’offerta ristorativa segue questi insegnamenti, rimanendo sempre legata al territorio, nell’ambito di una produzione agro-alimentare rispettosa dell’ambiente naturale e culturale d’origine. Oltre ai ristoranti già attivi in città, in occasione della festa sono stati allestiti un’altra sessantina di ristoranti.
Spettacoli
Numerose le proposte culturali che hanno arricchito la Festa Artusiana, a partire dalle tante proposte dei spettacoli in strada che hanno animato il grande perimetro della Festa. Oltre a queste, tante le postazioni fisse con concerti, teatro, spettacoli per bambini, musica popolare, blues. Quest’anno, per meglio armonizzare e sostenere questa parte così importante della Festa, sì è affidata la gestione, la programmazione e l’organizzazione dello spettacolo alla Associazione Teatrale Gli Incauti e la Direzione Artistica a Simone Toni, che vanta esperienze professionali di altissimo livello.
Nell’ambito della Festa Artusiana si è svolto ArtusiJazz, il festival organizzato dall’Associazione Culturale “Dai de Jazz” di Forlimpopoli che negli anni, grazie al suo Direttore Flavio Boltro, è diventato un appuntamento immancabile per gli appassionati e per tutti coloro che vogliano ascoltare dal vivo i nomi più importanti del panorama jazzistico italiano.